QUORUM!

. martedì 21 giugno 2011
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SE NON ORA QUANDO?

. martedì 8 febbraio 2011
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E' ORA DI DARE UN SEGNALE PER IL PAESE!

L'ITALIA DEVE ESSERE MIGLIORE DEI SUOI GOVERNANTI

NON E' UNA QUESTIONE PER SOLE DONNE!

MOBILITIAMOCI!

  • La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
  • La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
  • Siamo donne fiere e orgogliose. cerchiamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo "usare". Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra "trasversalità".
  • La manifestazione è promossa dalle donne, ma -come diciamo nel nostro appello- la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
  • Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e aji giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
  • Non è previsto alcun segno di riconoscimento (oggetti, fiocchi, sciarpe, colori...), solo il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito disponibile on line.
  • Il logo può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

Video 1

Video 2

PROGRAMMA APPUNTAMENTI CITTA' PER CITTA'

...che direbbe Savonarola?

. venerdì 21 gennaio 2011
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I fatti di questi giorni sono incommentabili, inaccettabili, oggettivamente sconvolgenti. Badate non ne faccio un discorso moralistico, ne tantomeno politico... men che meno religioso.
Il fatto è che si stanno sovvertendo i pricipi di democrazia e di dibattito pubblico: non contano i fatti, non valgono le regole, ci si trincera dietro apparenti appartenenze di cui però non se ne conoscono i significati.

Mi chiedo:
...siamo ancora capaci di formulare indipendentemente idee definibili come PROPRIE e di rielabolarle secondo la nostra innata e personalissima idea del "GIUSTO"?

Il nocciolo del discorso è questo ma ogni possibile risposta mi spaventa.
Se siamo noi a decidere chi ci governa allora forse sono io che ho una scala di valori che non è compatibile con il mio paese, la nostra classe dirigente non è altro che la trasposizione della società in cui viviamo e quindi perfettamente in linea con il significato profondo delle regole democratiche.
Devo solo riuscire ad accettare il fatto che
il volere comune stabilisce che a vincere sia
il più forte ma non il migliore!
Temo però che la realtà sia diversa, temo che il lento ed inesorabile avanzare della disillusione, scaturita dal ripetersi di certe "attività secondarie" (a dir poco discutibili e spesso antitetiche agli incarichi istituzionali) dei nostri rappresentanti, ha ormai pervaso l'opinione pubblica che assiste inebetita e pure un po' divertita a quello che è ormai considerato poco più che una fiction. Temo che la gente non percepisca più il significato profondo del proprio personale contributo alla vita politico-sociale del paese, lasciando andare tutto passivamente alla deriva.
Temo che non si riesca più a capire la differenza tra il grande fratello e la politica
e che presto si arriverà al televoto anche per il governo!
-
A questo punto mi chiedo cos'é meglio:
vivere in un paese di stupidi o di inetti?
Superbia o Accidia?
mah... non saprei che scegliere!

...vabbé: lascio la veste del moderno Savonarola civico perché di una cosa sono sicuro:
io il rogo non lo merito!
Il problema è che in democrazia il mio parere conta come quello di un altro e so perfettamente di essere in minoranza...
spero di non essere in "NOMINATION"!

...sherzo o realtà?

. giovedì 20 gennaio 2011
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...dove eravamo arrivati?

. sabato 2 ottobre 2010
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..sono quasi 6 mesi che non scrivo più, qualcosa è cambiato e qualcosa invece non cambia mai.
Io ho fatto un po' di ordine, finalmente un punto fermo...
una persona attorno a cui riorganizzarmi e per cui è bello farlo.


E' stata un'estate intensa, un bel rimpasto di affetti, emozioni, novi incontri e "vecchie" conferme.
Un'estate in cui ho imparato a essere un po' più sereno e a piacermi un po' di più.


Ho viaggiato abbastanza riscoprendo posti noti da tempo e visitandone altri mai visti prima.
Ho visto città bellissime (le "top 3" dell'estate in rigoroso ordine cronologico Amsterdam, Dubrovnik e Trieste) e scoperto modi e persone diverse che a loro modo mi hanno arricchito.

In compenso nel nostro paese ben poco è cambiato... scandali, traffici, assenza di informazione.
Continua il lento e costante intorpidimento delle coscienze che sta portando il paese sull'orlo di un tracollo economico e culturale a cui cerco di non pensare ma con cui inevitabilmente mi ci trovo a fare i conti.


Da qui ricomincio convinto di aver fatto dei passi avanti nella direzione di quella che è la persona che mi piacerebbe essere (...anche se la strada è ancora lunga) e con il mio Spleen che mi accompagna sempre, a cui non voglio e non posso rinunciare fiducioso del fatto che chi mi sta vicino comincerà ad apprezzarlo come ho fatto io.

...prima o poi ritorno...

. giovedì 30 settembre 2010
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DESERTO

. lunedì 5 aprile 2010
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Quando la notte senza dignità
fa del mio cuore un sogno discosto,
voi, o Custodi, in assurde assenze
di spazi trasvolate, ma non senza
aver fatto intorno a voi un fosco
nudo deserto: dove resto solo.

Gruppi di statue, interni, sequenze
di volti, sono sparsi su quel suolo
d'oltretomba; e quei vestigi elisii
incutono nel reo che li visita
equivoci terrori, dolci deroghe.
Libero io percorro quel museo.

Con la mia innocenza placo i visi
seri dei Guardiani, e, vergine Orfeo,
rido e mi atterrisco da fanciullo.
Ecco nel cuoremdel deserto il brullo
marmo della latrina che vedevo
farsi tempietto nei miei vecchi sogni.

Vi entravo: ed era un greve gorgo azzurro
nel petto ingenuo, la vinta vergogna...
Non ero solo, morivo d'abbandono...
Uno si volse... sento ancora il tuono
della pistola, il tanfo della fogna.
La latrina fu un tempio, aperto ai vostri

sguardi: che non erano sguardi di perdono.



In fondo siamo un paese "moderno"...

. martedì 2 marzo 2010
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Canzone Quasi D'Amore - Francesco Guccini

. domenica 14 febbraio 2010
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...non posso più rimandare!

. domenica 7 febbraio 2010
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In ritardo ovviamente,
come tutte le cose che faccio:
e che bilancio sia!

...DA DOVE SI PARTE?


Non è così facile ordinare le cose e catalogarle, dare un giudizio e riporle al posto giusto.
Ma andiamo per ordine.

Per cominciare bisogna per prima cosa assicurarsi di averlo un posto per "archiviare".
Sembra facile? ...io so che lo spazio c'é ma individuarlo è un lavoraccio!
Il problema è che sono un disordinato cazzo!

Il mio non è un disordine come tanti, non sono un disordinato alle prime armi, il mio è un disordine patologico, sono un malato allo stadio terminale!
Una battaglia continua con la mia confusione, una guerra dura, senza tregua...
Una lotta a volte drammaticamente fisica e altre estremamente tattica:
avete mai provato a giocare una partita a scacchi con il caso, con il caos?
Un duello senza scrupoli e con molti "colpi bassi"!

Che fatica uscire da BABELE!


Sto strizzando l'occhio al dr.Jekyll ma Mr.Hyde non molla, gioca sporco e so per certo che si diverte perché lo faccio con lui... come potrei farne a meno?
Il dramma è che la necessità di sistemare mi impone di fare i conti con tutti i miei IO.
Vorrei tanto che nel mio archivio finale ci fosse una "cartellina" (forse servirà una scatola) con l'etichetta "Mr.Hyde" ...il problema è che per farlo ho bisogno anche del suo aiuto:
come si fa a chiedere al carnefice di preparare l'attrezzatura per la sua stessa esecuzione?

Poi cos'altro dovrei archiviare?
...pezzi di vissuto, valigie di pensieri, si dovrebbero selezionare gli affetti e finire poi con gli scatoloni più pesanti, quelli pieni di emozioni conservate, tutte ancora nel loro involucro originale per paura di rovinarle... ma che ormai sono ben oltre la loro salutare data di scadenza:
bellissime ma non più utilizzabili!

I desideri però non li archivio, quelli non si archiviano vero?
...non credo, se si mettono via i desideri ma che cazzo ci resta da fare tutto il giorno?
I desideri sono comunque un casino, devo riuscire a focalizzarli bene ad individuare quelli veri... cazzo ci devo lavorare: mi serve tempo, mi serve spazio!

Non sono ancora pronto per un bilancio fatto bene (credo lo si possa intuire facilmente) ma una cosa credo di averla capita: per prima cosa serve fare un po' di spazio e farlo il prima possibile senza pensare troppo al "come farlo"... agire appena se ne ha l'occasione come un killer spietato!

Vi lascio, vado a preparare una scatola, una di quelle difficili da chiudere ma devo cominciare subito: mi ci vorrà molto tempo e la notte lo sapete...

...la notte compare mr.Hyde!





Bilanci...

. giovedì 14 gennaio 2010
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Gennaio,

è tempo di bilanci
e di pianificazioni...

Che cosa si è fatto?
Che cosa si vuole fare?

Da dove si arriva?
Dove ci si sta diriigendo?

Cos'ho?
Cosa mi manca?

Cazzo:
almeno fosse un test a risposte multiple!

Non mi sento molto prearato...
quand'é il prossimo appello?

mah...

. domenica 20 dicembre 2009
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E' come avere una palla nel torace, che si gonfia e che spinge.
Spinge pensieri nascosti da tempo, fin troppo intimi da essere celati anche a se stesso.
Emozioni inconsciamente (...o forse no) tenute distanti da molto e che prepotentemente riemergono a saturare il "planetario".
L'assenza scaturita dall'overdose psichica s'arresta sbaragliata dalla concretezza dei tessuti che si dilatano spinti da quella fottuta palla... mi serve uno spillo!
...è tutto pesante.
Buon Natale a tutti!

Neve

.
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... In verità, il poeta, il vero poeta, possiete l'arte del funambolo. Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilncere della penna. Non è neppure andar dritto su una linea continuae talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della propria vita all'altezza di quel sogno, non scendere mai, neppure per qualche istante, dalla cordadell'mmaginazione. in verità, il difficile è diventare funamboli della parola.


Ci sono due specie di persone.
Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono.

E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.

Ci sono gli attori.
E ci sono i funamboli.

Il Divo

. sabato 5 dicembre 2009
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IL DIVO


Un film di Paolo Sorrentino.


Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso.


Drammatico, durata 110 min. - Italia 2008


...appena finito di vedere: stordito, affascinato, incazzato... confuso!


Una rilettura (forse) in chiave grottesca del personaggio principe di quarant'anni di politica italiana: Giulio Andreotti.

Una ricostruzione talmente paradossale da essere verosimile. Verosimile per chi come me ha vissuto quegli anni un po' distratto (da studi e dall'evoluzione naturale dei miei pensieri) ma che conosce quel tanto per comprendere che in fondo tutto torna.

Un'intricata storia di mafia, politica, religione, fatti, amore, dettagli, stato... tutti cunei di un unico arco la cui chiave di volta è il potere... e colui che lo detiene!

Un personaggio cinematograficamente geniale reso ancor più inquietantemente affascinante dalla veridicità degli eventi.

Voto: 8 e mezzo









Vi propongo una cosa: avete 5 minuti?

PREMESSA: sono stato sul punto di chiudere la mia recensione così: "Ma che cazzo ce ne facciamo noi italiani di Kayser Soze se abbiamo Andreotti"... da qui l'idea!

Guardate i due monologhi e ditemi: chi vi spaventa di più?



(clicca sul nome dei due sfidanti)








&














LA SORGENTE

. venerdì 4 dicembre 2009
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Ogni viltà mi è assolta
nel grembo del Presente
dove la mia vita
nascendo si ascolta.

Ma è tutto imperfetto
in questa confidenza
folle, in cui esalto
e umilio me stesso.