Riflessione notturna...

. venerdì 27 novembre 2009
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COMUNICAZIONE:

La comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni. In italiano, il termine "comunicazione" ha il significato semantico di "far conoscere", "rendere noto". La comunicazione è un processo costituito da un soggetto che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa.

ARTE:

L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica. Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente.

Bello sarebbe comunicare liberamente, bello sarebbe trovare un canale comune per far scorrere i pensieri, gli umori per arrivare a quella intimità di spirito che troppo spesso manca.

Che cos’è l’Arte se non questo: un codice, un linguaggio magari non capibile da tutti ma da molti in grado ti diffondere messaggi che seppure mediati dalla sensibilità di chi li coglie restano puri, inalterati e sorprendentemente cristallini!

Un artista non è colui dotato di sensibilità particolari, ma è semplicemente colui che riesce a trovare un mezzo per esprimere le sue emozioni che spesso sono elementari, semplici perché se così non fosse non troverebbe ne pubblico ne fama!

Ne sono l’esempio tutte quelle forme d’Arte (meglio forse parlare di forme di espressione) “di nicchia” che hanno un codice difficile capibile ed apprezzabile da pochi, gli stessi pochi che però difenderanno tale espressione con tutta la passione di cui sono in grado per tutelare una via comunicativa che è tanto più propria quanto più è singolare. Un canale comunicativo fatto di immagini, di suoni, di odori cos’è se non una sorta di grammatica emozionale, a volte confusa ma capace anche di essere precisa ed efficace quando se ne coglie la struttura.

In quanto vivo e consapevole mi ritrovo con i miei pensieri aggrovigliati cercando di renderli godibili ad altri ma senza riuscirci sempre più affascinato dall’ideale di due spiriti in sintonia e talmente preso dall’Arte degli altri da non concentrarmi sulla ricerca della mia.

…CHE PIRLA!

(clicca sul Pirla)