...che direbbe Savonarola?

. venerdì 21 gennaio 2011


I fatti di questi giorni sono incommentabili, inaccettabili, oggettivamente sconvolgenti. Badate non ne faccio un discorso moralistico, ne tantomeno politico... men che meno religioso.
Il fatto è che si stanno sovvertendo i pricipi di democrazia e di dibattito pubblico: non contano i fatti, non valgono le regole, ci si trincera dietro apparenti appartenenze di cui però non se ne conoscono i significati.

Mi chiedo:
...siamo ancora capaci di formulare indipendentemente idee definibili come PROPRIE e di rielabolarle secondo la nostra innata e personalissima idea del "GIUSTO"?

Il nocciolo del discorso è questo ma ogni possibile risposta mi spaventa.
Se siamo noi a decidere chi ci governa allora forse sono io che ho una scala di valori che non è compatibile con il mio paese, la nostra classe dirigente non è altro che la trasposizione della società in cui viviamo e quindi perfettamente in linea con il significato profondo delle regole democratiche.
Devo solo riuscire ad accettare il fatto che
il volere comune stabilisce che a vincere sia
il più forte ma non il migliore!
Temo però che la realtà sia diversa, temo che il lento ed inesorabile avanzare della disillusione, scaturita dal ripetersi di certe "attività secondarie" (a dir poco discutibili e spesso antitetiche agli incarichi istituzionali) dei nostri rappresentanti, ha ormai pervaso l'opinione pubblica che assiste inebetita e pure un po' divertita a quello che è ormai considerato poco più che una fiction. Temo che la gente non percepisca più il significato profondo del proprio personale contributo alla vita politico-sociale del paese, lasciando andare tutto passivamente alla deriva.
Temo che non si riesca più a capire la differenza tra il grande fratello e la politica
e che presto si arriverà al televoto anche per il governo!
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A questo punto mi chiedo cos'é meglio:
vivere in un paese di stupidi o di inetti?
Superbia o Accidia?
mah... non saprei che scegliere!

...vabbé: lascio la veste del moderno Savonarola civico perché di una cosa sono sicuro:
io il rogo non lo merito!
Il problema è che in democrazia il mio parere conta come quello di un altro e so perfettamente di essere in minoranza...
spero di non essere in "NOMINATION"!

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