mah...

. domenica 20 dicembre 2009
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E' come avere una palla nel torace, che si gonfia e che spinge.
Spinge pensieri nascosti da tempo, fin troppo intimi da essere celati anche a se stesso.
Emozioni inconsciamente (...o forse no) tenute distanti da molto e che prepotentemente riemergono a saturare il "planetario".
L'assenza scaturita dall'overdose psichica s'arresta sbaragliata dalla concretezza dei tessuti che si dilatano spinti da quella fottuta palla... mi serve uno spillo!
...è tutto pesante.
Buon Natale a tutti!

Neve

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... In verità, il poeta, il vero poeta, possiete l'arte del funambolo. Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilncere della penna. Non è neppure andar dritto su una linea continuae talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della propria vita all'altezza di quel sogno, non scendere mai, neppure per qualche istante, dalla cordadell'mmaginazione. in verità, il difficile è diventare funamboli della parola.


Ci sono due specie di persone.
Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono.

E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.

Ci sono gli attori.
E ci sono i funamboli.

Il Divo

. sabato 5 dicembre 2009
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IL DIVO


Un film di Paolo Sorrentino.


Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso.


Drammatico, durata 110 min. - Italia 2008


...appena finito di vedere: stordito, affascinato, incazzato... confuso!


Una rilettura (forse) in chiave grottesca del personaggio principe di quarant'anni di politica italiana: Giulio Andreotti.

Una ricostruzione talmente paradossale da essere verosimile. Verosimile per chi come me ha vissuto quegli anni un po' distratto (da studi e dall'evoluzione naturale dei miei pensieri) ma che conosce quel tanto per comprendere che in fondo tutto torna.

Un'intricata storia di mafia, politica, religione, fatti, amore, dettagli, stato... tutti cunei di un unico arco la cui chiave di volta è il potere... e colui che lo detiene!

Un personaggio cinematograficamente geniale reso ancor più inquietantemente affascinante dalla veridicità degli eventi.

Voto: 8 e mezzo









Vi propongo una cosa: avete 5 minuti?

PREMESSA: sono stato sul punto di chiudere la mia recensione così: "Ma che cazzo ce ne facciamo noi italiani di Kayser Soze se abbiamo Andreotti"... da qui l'idea!

Guardate i due monologhi e ditemi: chi vi spaventa di più?



(clicca sul nome dei due sfidanti)








&














LA SORGENTE

. venerdì 4 dicembre 2009
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Ogni viltà mi è assolta
nel grembo del Presente
dove la mia vita
nascendo si ascolta.

Ma è tutto imperfetto
in questa confidenza
folle, in cui esalto
e umilio me stesso.