mah...

. domenica 20 dicembre 2009
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E' come avere una palla nel torace, che si gonfia e che spinge.
Spinge pensieri nascosti da tempo, fin troppo intimi da essere celati anche a se stesso.
Emozioni inconsciamente (...o forse no) tenute distanti da molto e che prepotentemente riemergono a saturare il "planetario".
L'assenza scaturita dall'overdose psichica s'arresta sbaragliata dalla concretezza dei tessuti che si dilatano spinti da quella fottuta palla... mi serve uno spillo!
...è tutto pesante.
Buon Natale a tutti!

Neve

.
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... In verità, il poeta, il vero poeta, possiete l'arte del funambolo. Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilncere della penna. Non è neppure andar dritto su una linea continuae talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della propria vita all'altezza di quel sogno, non scendere mai, neppure per qualche istante, dalla cordadell'mmaginazione. in verità, il difficile è diventare funamboli della parola.


Ci sono due specie di persone.
Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono.

E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.

Ci sono gli attori.
E ci sono i funamboli.

Il Divo

. sabato 5 dicembre 2009
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IL DIVO


Un film di Paolo Sorrentino.


Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso.


Drammatico, durata 110 min. - Italia 2008


...appena finito di vedere: stordito, affascinato, incazzato... confuso!


Una rilettura (forse) in chiave grottesca del personaggio principe di quarant'anni di politica italiana: Giulio Andreotti.

Una ricostruzione talmente paradossale da essere verosimile. Verosimile per chi come me ha vissuto quegli anni un po' distratto (da studi e dall'evoluzione naturale dei miei pensieri) ma che conosce quel tanto per comprendere che in fondo tutto torna.

Un'intricata storia di mafia, politica, religione, fatti, amore, dettagli, stato... tutti cunei di un unico arco la cui chiave di volta è il potere... e colui che lo detiene!

Un personaggio cinematograficamente geniale reso ancor più inquietantemente affascinante dalla veridicità degli eventi.

Voto: 8 e mezzo









Vi propongo una cosa: avete 5 minuti?

PREMESSA: sono stato sul punto di chiudere la mia recensione così: "Ma che cazzo ce ne facciamo noi italiani di Kayser Soze se abbiamo Andreotti"... da qui l'idea!

Guardate i due monologhi e ditemi: chi vi spaventa di più?



(clicca sul nome dei due sfidanti)








&














LA SORGENTE

. venerdì 4 dicembre 2009
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Ogni viltà mi è assolta
nel grembo del Presente
dove la mia vita
nascendo si ascolta.

Ma è tutto imperfetto
in questa confidenza
folle, in cui esalto
e umilio me stesso.



Riflessione notturna...

. venerdì 27 novembre 2009
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COMUNICAZIONE:

La comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni. In italiano, il termine "comunicazione" ha il significato semantico di "far conoscere", "rendere noto". La comunicazione è un processo costituito da un soggetto che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa.

ARTE:

L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica. Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente.

Bello sarebbe comunicare liberamente, bello sarebbe trovare un canale comune per far scorrere i pensieri, gli umori per arrivare a quella intimità di spirito che troppo spesso manca.

Che cos’è l’Arte se non questo: un codice, un linguaggio magari non capibile da tutti ma da molti in grado ti diffondere messaggi che seppure mediati dalla sensibilità di chi li coglie restano puri, inalterati e sorprendentemente cristallini!

Un artista non è colui dotato di sensibilità particolari, ma è semplicemente colui che riesce a trovare un mezzo per esprimere le sue emozioni che spesso sono elementari, semplici perché se così non fosse non troverebbe ne pubblico ne fama!

Ne sono l’esempio tutte quelle forme d’Arte (meglio forse parlare di forme di espressione) “di nicchia” che hanno un codice difficile capibile ed apprezzabile da pochi, gli stessi pochi che però difenderanno tale espressione con tutta la passione di cui sono in grado per tutelare una via comunicativa che è tanto più propria quanto più è singolare. Un canale comunicativo fatto di immagini, di suoni, di odori cos’è se non una sorta di grammatica emozionale, a volte confusa ma capace anche di essere precisa ed efficace quando se ne coglie la struttura.

In quanto vivo e consapevole mi ritrovo con i miei pensieri aggrovigliati cercando di renderli godibili ad altri ma senza riuscirci sempre più affascinato dall’ideale di due spiriti in sintonia e talmente preso dall’Arte degli altri da non concentrarmi sulla ricerca della mia.

…CHE PIRLA!

(clicca sul Pirla)

Analisi Perfetta!

. giovedì 22 ottobre 2009
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Clicca sull'immagine!

TURCHESE!

. lunedì 19 ottobre 2009
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BIZZARRO IO?

sentenza corte costituzionale:

. mercoledì 7 ottobre 2009
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La legge è uguale anche per lui
Dopo due giorni di discussioni, minacce e pressioni, la Corte Costituzionale ha detto chiaro e tondo (si spera, vedremo la motivazione) che la legge è uguale per tutti. Sarebbe bastato un minuto per ribadire l'articolo 3 della Costituzione, ma siamo in Italia e dunque ci son volute 48 ore. C'era qualche giudice costituzionale (6 su 15, si dice) che la pensava diversamente. Per fortuna è rimasto in minoranza. Berlusconi ritorna al suo status naturale, quello di imputato. E forse il presidente Napolitano rifletterà su quella firma in calce a una legge incostituzionale, una delle tante. E' bello sapere che abbiamo almeno un'istituzione di garanzia che non si è ancora venduta all'Utilizzatore finale.

...DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!!!

.
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Cazzo che film...bellissimo e incredibilmente fedele all'attuale situazione italiana....

-
Titolo originale Citizen Kane.
Drammatico, b/n durata 119 min.
USA 1941.
-
alcune chicche....


Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente. Ci sono i giornali per esempio, io sono proprietario di molti giornali...
Charles Foster Kane (Orson Welles)
-
Che penserà la gente Mr. Kane ? Quello che dico io!
Charles Foster Kane (Orson Welles)
-
...La gente penserà......Solo quello che voglio io.
Susan Alexander Kane (Dorothy Comingore)
-
Se è questo che vogliono, se la gente ha deciso di votarmi contro... Be', chiaro che la gente preferisce Jim Gettys a me.Parli della gente come fosse una cosa che ti appartiene, di tua proprietà...
A quanto mi ricordo tu hai sempre parlato di accordare alla gente i suoi diritti, come se si trattasse di un tuo dono personale, in compenso dei servizi ricevuti...
Charles Foster Kane (Orson Welles) e Jedediah Leland (Joseph Cotten)
-
Facciamo un brindisi all'amore alle mie condizioni. Sono le sole condizioni che un uomo rispetta: le proprie.
Charles Foster Kane (Orson Welles)
-
Voglio che il New York Inquirer diventi per i newyorchesi importante come l'acqua, la luce e il gas.
Charles Foster Kane (Orson Welles)
-
Non conosco molta gente.
Io invece ne conosco troppa, ma siamo tutti e due molto soli.
Susan Alexander Kane (Dorothy Comingore) e Charles Foster Kane (Orson Welles)

...sconforto!!!

. venerdì 2 ottobre 2009
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IL FATTO:
il 29 settembre si votava la pregiudiziale di incostituzionalità dell'Italia dei valori contro scudo fiscale (tutte le opposizioni si erano associate).
Risultato: presenti 485, votanti 482, astenuti 3, maggioranza 242. Contro lo scudo 215, a favore 267.


Traduzione:
Malgrado la ressa sui banchi del governo, Pdl e Lega sarebbero andati sotto (70 assenze su 329) e lo scudo sarebbe stato bocciato. Peccato che in aiuto del centrodestra sia arrivato il soccorso “rosa”.
Quasi un deputato Pd su quattro era altrove
(28% di assenze, 59 su 216).
Quasi al completo i dipietristi (24 su 26). Più virtuosa del Pd è stata persino l'Udc (8 assenti, 29 al voto su 37).
Bastavano 27 deputati di opposizione, quindi, per seppellire il mega-condono.
Tra i più illustri assenti assenti anche Franceschini, Bersani e D'Alema.
I veri leader!


PARLO DA ELETTORE DELUSO DI SINISTRA o dovrei dire CENTROSINISTRA o centro o chissa cos'altro... il problema forse è proprio questo: mi sembra sia più un partito che si preoccupa di quello che vorrebbe essere (di come vorrebbe apparire) che di quello che realmente è e fa!
Sono stato un elettore di un movimento che parla molto, che ha obiettivi e ideali ammirevoli ma che si è talmente abituato alla sua impotenza (sancita dalla volontà popolare!) che anche le cose alla sua portata le lascia passare perché probabilmente impegnato a progettare il futuro...

MA AL PRESENTE CHI CI PENSA?

Ci stiamo stracciando le vesti e ci stiamo indignando per l'illegalità, per la libertà di informazione, per le puttane del cavaliere ma la cosa finisce lì!

L'attuale opposizione, anzi mi scuso in parte con DiPietro e con Casini, io sono incazzato con il PD!

...un partito che sa solo fare proclami! Un partito impegnato a programmare linee e ideologie di un futuro movimento che si candida a guidare un paese. Un partito che si avvicina al congresso e che si riempie la bocca con la democraticità del sistema di elezione dei nuovi leader e che per questo si dimentica del resto! Un partito che forse ha perso la cognizione di se stesso e che preso da megalomania pensa che la scelta del proprio condottiero sia più importante del bene del paese e dei diritti della gente onesta di cui pretendono di essere i rappresentanti!

VORREI URLARE CAZZO!!!!

LA PRIORITA' E' L'ITALIA NON LE PRIMARIE DEL PD!!!

C'era la possibilità di bloccare un provvedimento che è una vergogna e i futuri leader dov'erano? Sono stati eletti e sono stipendiati per presenziare ai lavori parlamentari e per portare avanti dei progetti e delle idee!!!

IL BENE DEL PAESE SI FA IN PARLAMENTO NON NELLE SEDI DI PARTITO!

MI FATE SCHIFO VOI DEPUTATI CHE PRETENDETE DAGLI ELETTORI FIDUCIA (E MAGARI ANCHE QUALCHE SOTTOSCRIZIONE) PER POTER PORTARE AVANTI BATTAGLIE E PROGETTI POLITICI MA CHE IN REALTA' FATE SOLO PROPAGANDA!

ESSERE ELETTI VUOL DIRE LAVORARE PER UN A COMUNITA' E NON VINCERE UNO STIPENDIO!!!

sprecate paroloni come:

ETICA

LEGALITA'

COERENZA

DOVERI

IDEALI

DIRITTI

PATRIA

io ne trovo solo una per voi

IPOCRITI!


i giardini di marzo

. martedì 25 agosto 2009
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Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti



All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi perchè non parli


Che anno è
che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove scorrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è...

PAUSA

. mercoledì 19 agosto 2009
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...ritornato al lavoro dopo qualche giorno di break passato nei luoghi di origine dei miei genitori: l'appennino marchigiano.

Riprendere il lavoro non è facile, sono bastati pochi giorni per staccarmi da tutto (pure dalla mia incessante incazzatura con il nostro premier), godermi la pace di paesini sperduti e la piacevole sensazione di sapermi muovere e sentirmi benvoluto in posti che in realtà non conosco o che conosco davvero poco... l'aria pulita, il silenzio, un paesaggio splendido, tanto cibo, buon vino e soprattutto nessuna sveglia al mattino!!!


So che non si può vivere così e che un conto è cazzeggiarci e tutt'altro viverci in questi posti ma l'incontro con stili di vita diversi mi fanno riflettere sul reale senso dell'espressione "qualità della vita". Non voglio dire sia meglio ma per un eterno insoddisfatto come me non è difficile immaginarmi più felice in un altro ambiente magari lontano da traffico e ritmi frenetici...


Piccola nota di colore per concludere: sembra che le Marche si stiano rendendo conto che tolte le grandi città d'arte non ha nulla da invidiare alla dirimpettaia Toscana e anche l'accoglienza turistica si stia adeguando alle bellezze che quella terra può offrire, mai avrei pensato di vedere così tanti turisti (molti stranieri) a Rotella... possibile sia tutto merito del PORCO FESTIVAL!!


...CAZZO: è bello tutto il nostro così poco amato stivale!

Expresse - Enquête sur le bouffon de l’Europe: Berlusconi

. venerdì 7 agosto 2009
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"Enquête sur le bouffon de l’Europe: Berlusconi".
("Inchiesta sul buffone d' Europa: Berlusconi" )

E' il culmine di una serie di pesantissime critiche portate al premier italiano da vari giornali europei americani, giapponesi, buona parte dei quali liberali: Financial Times, Daily Telegraph, Wall Street Journal, Herald Tribune, El Pais, El Mundo, Youmuri Shimbun, Vremia Novosti, Tagespiel, Le Monde, The Guardian, The New York Times.
Poi il G8 è andato bene (nel senso che non è successo nulla di male) e Obama ha risdoganato, sul piano internazionale, Berlusconi definendolo una "leadership forte", ma i problemi posti dalla figura del Cavaliere al nostro Paese sono rimasti tali e quali.
Sono quelli indicati dall’Express che, dopo il titolo irridente, si limita a farne una nuda elencazione.

1
Nel maggio del 1990, quando nessun "accanimento giudiziario" di tipo politico poteva essere ipotizzato nei suoi confronti, Berlusconi è stato dichiarato "testimone spergiuro" dalla Corte d’Appello di Venezia (aveva cioè giurato il falso in tribunale dichiarando che stava nella P2 solo da tre giorni mentre era iscritto da tre anni). Fu salvato da un’amnistia voluta dagli odiati comunisti per ripulirsi delle loro rogne (finanziamenti illeciti da Mosca).
2
Proprietario di metà del sistema televisivo nazionale, là dove in nessun Paese liberaldemocratico un uomo politico può possedere nemmeno un giornale di quartiere. Per cercare di spiegare l’"anomalia" italiana, altrimenti incomprensibile ai suoi lettori, il columnist del New York Times Robert Mackey ha scritto:
"Immaginate un mondo dove Donald Trump possedesse la NBC, fosse presidente degli Stati Uniti, offrisse a Miss California, in cambio dei suoi favori, un seggio al Senato, e sarete solo a metà per capire che cosa succede in Italia".
3
Un colossale conflitto di interessi che si estende dalla Tv all’editoria di carta stampata (è proprietario della più grande casa editrice italiana e di un importante quotidiano) al settore immobiliare, finanziario, assicurativo e persino al calcio, che Berlusconi promise di risolvere nel 1994 ma che da quindici anni sta lì e pesa come un macigno sulla vita politica ed economica italiana.

4
Una serie di leggi "ad personam" e "ad personas" per cavare dagli "impicci giudiziari" sè e i suoi amici, leggi che hanno scardinato codici penali italiani rendendo quasi impossibile il perseguimento di alcuni reati.
Berlusconi è stato processato per:
  • falso in bilancio
  • fondi neri
  • frode fiscale
  • finanziamenti illeciti
  • corruzione della Guardia di Finanza
  • corruzione di magistrati
In alcuni casi se l’è cavata abolendo, per legge, il reato di cui era imputato, in altri con la prescrizione, ma almeno in due occasioni la Cassazione, giudicando sul processo connesso, ha accertato che il Cavaliere quei reati li aveva commessi anche se non erano più perseguibili per il decorso del tempo.
5
"Lodo Alfano" che sottrae il premier a ogni tipo di processo (anche per omicidio) fino alla conclusione del suo mandato, violando il principio-cardine della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
6
Sentenza di primo grado del Tribunale di Milano che ha accertato che Berlusconi ha corrotto con 600mila dollari un testimone, l’avvocato inglese David Mills, perchè rendesse testimonianze false (testimonianze che gli hanno consentito di essere assolto in altri processi).
7
Cena con due giudici della Suprema Corte che dovranno decidere sulla costituzionalità del "lodo Alfano".
8
Intercettazione delle telefonate Berlusconi-Saccà da cui si evince che il premier usa la Rai-Tv, Ente di Stato, per piazzare favorite, sue o dei suoi amici (i cosidetti casi Noemi ed escort, di cui pur l’Express si occupa, non li prendiamo in considerazione perchè le vicende private del premier, come quelle di qualsiasi altro cittadino, se non si concretano in reati, sono fatti suoi).

Domenica scorsa il Daily Telegraph, quotidiano conservatore britannico, ripercorrendo questa lista ha scritto:

"In qualsiasi altro Paese Berlusconi, come politico, sarebbe morto e sepolto da tempo".
Agli italiani invece va bene così.

...ma siamo davvero incazzati?

. lunedì 3 agosto 2009
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"Se un uomo di 72 anni, sposato, nonno, può rifiutarsi di chiarire una sua relazione con una ragazza di 18 anni e riesce a sopravvivere alle registrazioni in cui discute a letto con una prostituta, allora bisogna chiedersi cosa potrebbe metterlo al tappeto"

The Observer

Breve storia di una panchina...

. giovedì 16 luglio 2009
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Quasi 500 cittadini e cittadine veronesi con nomi e cognomi hanno proposto "un percorso pubblico da 'fare insieme' per esprimere dissenso verso una città chiusa, discriminante e paurosa e per progettare una città aperta, giusta e gioiosa". Durante l'inverno si sono incontrati in assemblee pubbliche, con prestigiosi relatori, per ragionare insieme sui sempre più cupi divieti che incombono sulle nostre vite e sulla nostra città ed hanno individuato come simbolo della città chiusa, discriminante e paurosa l'atto scellerato dell'amministrazione comunale di togliere le panchine dai giardini in cui erano soliti sostare anche stranieri.

Togliendo le panchine, si sono ridotti i diritti di tutti: il diritto ad una sosta ristoratrice, a giardini pubblici curati, il diritto al riposo, alla convivialità, all'incontro casuale con altri, il diritto a godere 'gratuitamente' della vista della nostra città... il diritto del contribuente a vedere i propri soldi utilizzati per aggiungere servizi, non per diminuirli (ma le tasse, quelle no, non sono diminuite!).Tutti i sabati di maggio alle 12, portando le proprie sedie da casa, i membri del Comitato e non solo si sono riuniti nel disadorno e indegno giardinetto di Via Prato Santo semplicemente per stare assieme, offrendo a chiunque un aperitivo, una poesia, una lettura, uno spettacolo, a simboleggiare la possibilità di una città aperta, giusta, gioiosa.Il 9 luglio hanno 'offerto' a quel giardinetto e a tutti coloro che hanno ancora voglia di abitare la città una verde e luccicante panchina che, certo, non era sufficiente a cancellare il degrado nel quale l'amministrazione lascia questo ed altri luoghi pubblici, ma che (ben lo simboleggiavano le primule piantate ai piedi della verde e comoda panchina) non era che l'inizio di una riqualificazione voluta e attuata direttamente dai cittadini e dalle cittadine.
La panchina, ben confezionata con elegante fiocco rosso, è stata 'scartata' e inaugurata sotto gli occhi di tutti 'a disposizione di chiunque voglia sedersi nei Giardini di Via Prato Santo', recita la targa affissa dal "Comitato Verona, città aperta".Un atto gratuito di generosità, un esempio di virtù civiche...Abbiamo vissuto su quella panchina, fino al diluvio della sera: un breve resoconto di quelle poche ore può dare a tutti la dimensione dei 'bisogni' cui questo emplice gesto ha dato risposte.
- Visto anche il via vai di giornalisti e fotografi, si sono subito avvicinati dei 'curiosi' chiedendoci informazioni e plaudendo all'iniziativa, tutti sgomenti per il totale abbandono del giardino e sperando nell'avvio di una rinascita. Molti hanno voluto essere fotografati seduti sulla panchina.
- Verso le 13 abbiamo acquistato della pizza, delle birre, un po' di frutta e verdura e, contravvenendo ad altra ordinanza ma sotto gli occhi anche delle forze dell'ordine, abbiamo pranzato lì sulla 'nostra' (e vostra) panchina, attirando, nell'ordine, un ragazzo del Senegal che si è unito a noi e 6 turisti tedeschi che, stanchi dal giro turistico in città e in attesa di andare a vedere Carmen in Arena, avevano cercato un po' di riposo, in mancanza di meglio, appoggiandosi ai tronchi degli alberi... Abbiamo offerto loro la panchina e si sono seduti gustando qualche albicocca e lamentandosi, increduli, della poca accoglienza verso gli stranieri.Rimasti impressionati dai braccioli visti sulle panchine in altri luoghi della città, hanno chiesto di essere fotografati stesi sulla panchina. E' stata poi la volta di un ragazzo con le stampelle, che sulla panchina ha trovato un po' di riposo.
- Al vicino bar, dove siamo andati a prendere i caffè che abbiamo poi sorseggiato sempre sulla panchina, il gestore ci ha fatto presente che in quel giardino mancano non solo le panchine, ma anche le strisce pedonali per poterlo raggiungere, pur trattandosi di una meta un tempo frequentata da anziani con difficoltà di deambulazione.
Un tempo, perchè da quando le panchine non ci sono più -come ci aveva fatto notare una signora residente lì vicina che era solita accompagnare il padre in carrozzella- l'accompagnatore è costretto a restare in piedi...
- C'è stato anche chi (un uomo dal codino grigio) ci ha gridato che su quellepanchine si sedevano anche coloro che 'non pagano le tasse' ma quando gli abbiamo risposto che noi le paghiamo, altri non le pagano perchè vengono fatti lavorare in nero, altri ancora perchè sono evasori (ma raramente questi hanno il piacere di sedersi sulle panchine!), non ha saputo replicare.
- Per tutto il pomeriggio abbiamo fatto da 'badanti' alle macchine parcheggiate lì intorno, visto che la colonnina per pagare il parcheggio negli stalli blu non funziona e i numerosissimi stranieri che volevano lasciare la macchina per raggiungere il centro a piedi erano preoccupati, per un disservizio del Comune, di trovare poi una multa (quanti soldi ha perso l'amministrazione per questo disservizio? Quante panchine avrebbe potuto comperare?).
- Proprio alle 19, l'ora stabilita per il ritrovo di tutto il Comitato per un aperitivo di inaugurazione e mentre stavamo accingendoci a preparare per coinvolgere il maggior numero di persone possibili, una pioggia torrenziale ha costretto tutti a scappare.
- Giusto in quel momento è arrivata una macchina dei Vigili Urbani, mandati per controllare la 'manifestazione', ai quali abbiamo spiegato il senso della nostra azione, lasciandoli letteralmente stupefatti: "Se lo raccontiamo, nessuno ci crederà! Dei cittadini che regalano un bene alla collettività. " Poi ce ne siamo andati, sotto l'acqua a catinelle.
L'indomani mattina, poco prima delle 8, acquistati i quotidiani, abbiamo deciso di andare a leggerli, come si fa in tutte le città del mondo, al giardinetto sulla panchina.
Che non c'era più!
Un mondo alla rovescia, in cui i cittadini prendono a cuore la cura della città e chi dovrebbe farlo la devasta.
L'asfalto divelto rendeva, se possibile, ancor più degradata la zona, ma su un palo della luce era affisso un cartello "Come è difficile restare umani. Grazie per la panchina", come firma un nome di donna.
Abbiamo pensato anche al suo grazie quando abbiamo posizionato nello stesso luogo una sedia ('a disposizione di chiunque voglia sedersi nei Giardini di Via Prato Santo') e le foto del giorno 9 con le spiegazione di quanto avvenuto. Sulla sedia abbiamo lasciato un quaderno perché ciascuno possa scrivere ciò che pensa della vicenda. La prima frase scritta ieri era "Una panchina è per sempre". Andate a scrivere la vostra fino a quando durerà, perché UN VANDALO si aggira per Verona.


P.S. Il solerte tutore dell'ordine pubblico e del decoro cittadino che, certo non senza fatica e con l'aiuto di qualche attrezzo, ha sventrato l'asfalto per togliere di mezzo la 'panchina abusiva' non ha trovato il tempo di sistemare un vicinissimo tombino divelto e arrugginito, che da mesi il Comitato ha segnalato alla Circoscrizione e all'assessore competente come vero attentato all'incolumità pubblica. Qual era la priorità?

Cirano - Francesco Guccini

. venerdì 3 luglio 2009
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Cirano

di Francesco Guccini

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe
.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.

Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo
,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito

e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo,
per sempre tuo...Cirano

Diversi punti di vista...

. mercoledì 1 luglio 2009
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Nel curiosare per scegliere la prima pagina da riportare oggi sul blog sono stato molto combattuto nel proporre quella di "Libero" ma volevo fare alcune considerazioni...

La prima legata esclusivamente alla scelta editoriale di aprire il giornale con la polemica politica e la vignetta ironica sulla morte del "re del POP" senza citare nemmeno in piccolo l'argomento di apertura di TUTTI i giornali di oggi (di partito e non) ovvero la strage ferroviaria di Viareggio... mah... vabbé andiamo sui contenuti.

Partiamo dall'apertura dell'articolo del titolone di prima pagina:

E' vero: l'inchiesta di bari ha portato all'azzeramento della giunta regionale di Vendola e questo non è un fatto che fa bene alla sinistra ma dimostra ulteriormente quello che è il diverso atteggiamento di alcuni schieramenti politici nei confronti degli incarichi di potere.

Dalla vicenda uno solo lo spunto positivo ed è quello che porta allo scioglimento di un organismo istituzionale in seguito ad una indagine in corso che, anche se non ancora ultimata, ne potrebbe minare la credibilità se non addirittura delegittimarlo nel caso il procedimento giudiziario porti a delle condanne di colpevolezza.

Perché tale principio non vale anche per il cavaliere per il quale, oltre alle polemiche ed ai processi per cui risulta non processabile ("lodo Alfano"), esistono numerose sentenze definitive (tra le altre anche un paio per vicende molto simili a quelle di cui si sta occupando la procura di Bari)?

..e ancora: è vero, "il Cavaliere non c’entra un fico secco" con questo filone di indagini ma con altri emersi a margine dell'inchiesta sì (ECCOME SE C'ENTRA!!!) ma non se ne farà nulla almeno nelle aule giudiziarie e poco importa se passa
per non parlare poi di corruzione, evasione e amicizie imbarazzanti...
la giustizia nulla può, la legge è uguale per quasi tutti:
il cavalier Berlusconi ricopre oggi una delle 4 più alte cariche dello stato ed è quindi intoccabile dalla magistratura grazie ad una legge che lui stesso si è fatto su misura!

... e non dimentichiamo poi che sempre con un astuto stratagemma legislativo tali fatti cadranno in prescrizione prima ancora che lui lasci la sua attuale poltrona...

spero almeno non per sedersi su una più alta!

UNA VOCE CONTRO: Quale democrazia?

. lunedì 29 giugno 2009
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...riporto link a post di un Compagno...
...anzi più che un Compagno, un Amico...
...anzi più che un Amico, Un Cugino!

Visioni Pasoliniane

. venerdì 26 giugno 2009
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La sera del 7 febbraio 1974 la Rai Tv trasmise un nuovo, breve documentario della serie "Io e...", intitolato "Pasolini e ... la forma della città", a cura di Paolo Brunatto.Nelle ultime immagini, mentre si chiudeva il documentario e dopo aver camminato nervosamente tra le dune di Sabaudia, all'improvviso Pasolini si fermò, esponendo alla telecamera il pallore di un volto sofferto e scavato, e denunciando con assoluta sincerità e asciutta drammaticità, decisamente inabituali per i telespettatori di allora (e di oggi)
l'appiattimento culturale, la devastazione estetica e l'imbarbarimento civile a cui ci avrebbe inevitabilmente portato la società dei consumi concepita dalla repubblica post-fascista e in generale da tutti i "regimi democratici" contemporanei.

giusto perché si sappia...

. giovedì 25 giugno 2009
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Prostituzione, la legge slitta a ottobre

ROMA - Rinviato a dopo l'estate. Doveva essere uno dei fiori all'occhiello del governo Berlusconi, sicuramente del ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, che in questi mesi ne ha chiesto a gran voce una celere approvazione. Ma ora il ddl sulla prostituzione, che prevede il carcere per il cliente che va con una lucciola in luoghi pubblici, è divenuto fonte di profondo imbarazzo per la maggioranza, al punto da dovergli staccare l'etichetta "urgente" e sostituirla con un bel rinvio. Tutta colpa dell'ormai famosa (e infelice) definizione di Niccolò Ghedini su Berlusconi "utilizzatore finale" delle escort baresi. Dunque un cliente anche lui, seppure in luoghi chiusi, quindi non punibile.


Sempre da Repubblica.it riporto le 10 domande (riviste alla luce delle ultime vicende) che la redazione ha fatto al cavaliere ma a cui il premier non ha dato acora risposte malgrado le sollecitazioni provenienti dalle parti sociali e ovviamente della stampa (italiana ed estera).
Insomma quelle 10 domande che a mio parere ogni cittadino si potrebbe porre alla luce dei fatti emersi e che a maggior ragione un giornalista dovrebbe bubblicare senza per questo essere accusato di far parte di un piano eversivo!







...ai futuri dirigenti del Partito Democratico

. mercoledì 24 giugno 2009
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…rileggo i post precedenti e mi accorgo di essere sempre e solo contro, questo sarà un post “costruttivo”… almeno lo spero.
Per quanto mi duole dirlo temo che la strada da seguire per sperare in un paese più moderno ed efficiente sia quella della reale alternanza dei governi con schieramenti contrapposti che, in caso di vittoria elettorale, anche se risicata, devono poter essere in grado di governare e legiferare nell’interesse del paese (ALMENO SPERO!) secondo la linea ideologica del movimento.

Inevitabilmente tale rivoluzione porta nella direzione di un sostanziale sistema bipartitico che di fatto farebbe sparire i partiti minori.

La dolorosa sparizione dei partiti minori scontenterebbe molti elettori (me tra quelli che vedrei sparire la sinistra “radicale” dal panorama parlamentare) ma credo sia nella situazione attuale l’unico modo per intervenire sull’arretratezza delle nostre istituzioni…
O ALMENO E’ L’UNICA CHE MI VIENE IN MENTE CHE NON IMPLICHI NECESSARIAMENTE LA SOMMOSSO POPOLARE!
(ditemi se ne esiste un'altra, ne sarei davvero contento!)
Cerco di spiegarmi meglio: dal 1994, anno della famosa discesa in campo del cavaliere, di fatto si è assistito a un blando bipolarismo che ha portato a crisi di governo per la defezione a turno di piccoli o medi partiti che di volta in volta (e per motivi più o meno condivisibili) si sono staccati dal gruppo di governo malgrado ne facessero parte ad inizio mandato (questo è successo sia a destra che a sinistra).
…mi chiedo:
1- Ma è possibile che dal dopoguerra ad oggi vi sia stato solo un governo che ha concluso il mandato (5 anni)?… e aimé è stato un governo di Arcore…
2- Come è possibile attuare una seria riforma delle istituzioni se non si è sicuri che la durata di una legislatura sia almeno sufficiente per concludere l’iter parlamentare necessario affinché questa venga approvata?
3- Come è possibile che uno schieramento opposto per 2 volte ha avuto la possibilità di governare ma non ha mai avuto la forza di regolamentare l’anomalia tutta italiana di un candidato premier che di fatto monopolizza l’informazione televisiva e che è la rappresentazione svergognatamente eclatante della stessa definizione di “conflitto di interessi”?

La mia personalissima analisi si riassume nella semplice presa di coscienza che una linea ben definita di condotta politica deve essere stabilita da un serio confronto democratico (anche aspro) all’interno di ogni singolo movimento politico e che dovrà concludersi con la stesura di un programma da tutti condiviso, unitamente propagandato e che con esso ci si sottoponga all’esame elettorale.
Tale programma non può essere "inquinato" o mediato dalle esigenze di altre parti politiche senza di fatto essere modificato (se non addirittura stravolto) tradendo così l’elettorato che ha scelto un programma e non il cocktail di due o più proposte...
risulta inevitabilmente UNA TRUFFA!
Il rischio c’è ma penso che chi vince debba governare e coerentemente con il proprio programma debba avere la possibilità di riformare come crede sia meglio, allo scadere dei 5 anni (ma solo allora) sarà l’elettorato a giudicare se andare avanti sulla stessa linea o se è il caso di cambiare fermo restando però 2 capisaldi della nostra costituzione:

LA SEPARAZIONE NETTA TRA POTERE LEGISLATIVO, ESECUTIVO E SOPRATTUTO GIUDIZIARIO
&
L’INALIENABILE ESIGENZA PER UN PAESE LIBERO E DEMOCRATICO DI UNA PLURALITA’ DEI MEZZI DI INFORMAZIONE DI MASSA!

Fatta questa lunga e dolorosa (per me) premessa torno al titolo del post e mi rivolgo alla futura dirigenza del Pardito Democratico…
L’affermazione della lega e di dell’Italia dei valori ha delineato bene la volontà dell’opinione pubblica di svoltare e di abbandonare un certo modo di fare politica, il cambio di rotta non può essere legato solo al cambio di un nome alla guida del partito! Mi piacerebbe che oltre alle teorie su come riformare il paese si presentasse anche uno statuto organizzativo e comportamentale delle dinamiche del partito che chiarissero definitivamente (tra gli altri) i seguenti punti:

1) ORGANIZZAZIONE INTERNA:
come verranno nominati i vari dirigenti del partito? Chi e come deciderà la linea del partito? come si chiariranno le controversie interne per arrivare ad una linea unitaria e condivisa del partito soprattutto per quel che riguarda questioni di argomenti di carattere etico?
2) QUESTIONE MORALE:
come il partito si comporterà in caso di scandali e/o situazioni in netto contrasto con il ruolo pubblico di un eletto (e parlo di tutti gli eletti/elegibbili e non di solo quelli con incarichi istituzionali)? E’ possibile ipotizzare un codice etico dei membri del PD e se sì cosa vi sarà scritto e quali saranno le conseguenza per chi lo infrange?
3) INDAGATI:
eventuali membri del partito coinvolti in vicende giudiziarie conclusesi con una condanna o ancora in fase di giudizio potranno essere iscritti tra i candidati nelle liste elettorali del PD?
4) ELETTI ed ELEGGIBILI:
per quante legislature un candidato potrà essere rieletto?
5) IL RAPPORTO CON LA CHIESA?

…per ora mi fermo ma di domande ce ne sarebbero molte.

La mia richiesta è di sapere se c’è una reale volontà di riformare il paese e che se questa può prescindere dalla propedeutica (a mio parere) necessità di riformare la classe dirigente nelle sedi istituzionali e di partito.

Ho votato SI ai referendum della scorsa domenica anche sapendone le possibili dolorose conseguenze,
la futura dirigenza del PD sarà disposta a fare come me e a sacrificare una posizione personale (..e forse a mettersi da parte tra qualche anno) nell’interesse generale del partito e più in generale del paese?

...che stia tirando un po' troppo la corda?

. martedì 23 giugno 2009
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Aiutatelo, è una persona che non sta bene!”.
Di fronte ad una accorata richiesta di aiuto da parte della signora Veronica Lario, il ciarpame ambosesso ed oltre che anima le scorribande di Papi da Portocervo a Cortina passando per Portici, rincorre il proprio tornaconto tra pizze, gelati, piste, danze e costosi cotillions.

Un pover’uomo di settantatre anni costretto a recitare come una vecchia cariatide di Hollywood, trucco di scena compreso..forse troppo, o troppo arancione se abbinato ad un lucido parrucchino testa di moro.

Non si aiuta così un anziano signore con responsabilità istituzionali tanto elevate.

Non è etico affossare spietatamente una persona provata da un recente divorzio e sbeffeggiata da una indiscreta stampa nazionale e non.
L’insostenibile peso della gratitudine grava sulle coscienze dei vari beneficiati dalla generosità di Papi.

Non si ripaga tanta grazia ricevuta con difese ad oltranza che rischiano solo di alimentare un ego già ipertrofico condannato a replicarsi senza sosta. Eccoli i suoi veri nemici: un concentrato di arte e mestieri quali Letta, Cicchitto, Bonaiuti, Bondi, Ghedini, Capezzone, Minzolini, accompagnati dalle quote rosa Carfagna, Brambilla, Santanché, Gelmini, e dulcis in fundo…prendi questa mano Zanicchi.In realtà il succitato sintetico elenco rappresenta l’emblema tipo di una ciurma pronta ad abbandonare il “Vecchio Titanic” per poi correre in soccorso di un prossimo vincitore.Ma non c’è fretta, è ancora presto, la musica non è finita e gli amici degli amici non hanno intenzione di andarsene, anzi continuano a pagare 2.000 € per assicurare al Sultano di Milano2 letterine, meteorine, veline per un ultimo giro di giostra.


Anche gli italiani anestetizzati da questa ruota della fortuna nazionale non si avvedono del disastro incombente nonostante i focolai accesi dai cassaintegrati delle aziende allo sfascio, dagli abruzzesi attendati, dagli immigrati discriminati, dai napoletani immondezzati, dagli studenti e precari della scuola e dai pensionati affamati.
Presto insorgeranno anche le altre categorie.

Ed il popolo quando si incazza
diventa cattivo ed ingestibile!

Vorranno la testa impomatata di Papi ad ogni costo e gli attribuiranno persino la responsabilità delle mutate condizioni atmosferiche.
Il popolo ama oppure odia, e la storia ne è testimone.
Da Ajaccio all’Elba, da Piazza Venezia a Piazzale Loreto, dalle bandierine socialiste sventolate con entusiasmo alle monetine del Raphael lanciate con disprezzo,
il passo è breve.

Ma, se nessuno adesso aiuta davvero Papi a farsi da parte, toccherà, proprio a quelli come me, che gli sono sempre stati avversi, l’ingrato compito di placare gli animi di un acritico popolo tradito, così da garantire una adeguata vecchiaia ad un ormai stanco istrione demodé.