TEMPI MODERNI

. lunedì 30 marzo 2009
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...tornato al lavoro dopo una splendida vacanza in Sudafrica mi ricatapulto nel mio stile di vita.

Ma è davvero il "modello occidentale" quello da imitare e da diffondere?


Sono un dottore (anche sele uniche volte che lo sento dire vuol dire che mi stanno prendendo per il culo o che è in arrivo un cazziatone... anzi nò anche la mia banca mi chiama così ma visto il mio estratto conto forse questa eventualità puo ricadere nei "cazziatoni"), con ottime prospettive di carriera, una vita apparentemente piena di soddisfazioni e di traguardi... alcuni raggiunti e altri a portata di mano... ma se mi fermo a riflettere mi sorge un dubbio: la vita che stò vivendo è davvero rivolta al raggiungimento dei MIEI obiettivi?

La vita mi sta cambiando e temo a breve di non rendermene più conto, che senso ha lavorare 10 ore al giorno e arrivare stremati alla domenica con il solo desiderio di fermarsi e riposare.

Tutte la mie scelte, le sfide raccolte, le difficoltà affrontate le rinunce fatte sono state fatte nell'ottica del "un giorno starò meglio"...

MA QUANDO CAZZO ARRIVA QUEL GIORNO?

In realtà temo che non arriverà mai.

...rifletto ed in fondo in ogni fase della vità c'é qualcosa, c'è stato qualcosa che mi rattristava, ho sempre ammirato quelle persone che vivono coerenti e serene con i propri principi... io non ne sono mai stato capace fino in fondo malgrado chi mi sta attorni credo pensi il contrario.

Il problema è che la coerenza è una brutta bestia, se se ne apprezza il significato e se ne comprende la reale importanza ci si deve abituare al fatto che la consapevolezza di essa non può che farci sentire incompiuti... ma in fondo è come per la fede o per la conoscenza più se ne ha più si sa di averne poca...

Ho invidiato (e spesso in fondo odiato allo stesso tempo) quelle persone che ci trasmettono serenità, quelli che hanno una vita ai nostri occhi splendida e che ci sembrano in pace con se stessi... forse maledettamente stupidi ma felici e a posto con se stessi nella loro incomprensibile (...a mio modestissimo avviso) vita.


Una persona felice

va bene

ma

una persona troppo felice

ti sta sul cazzo


Ezio Vendrame


...mi sono un po' perso....

Dicevo del Sudafrica: non so se era il mio umore era diverso o se davvero la serenità delle persone è frutto della consapevolezza di se stessi.

Mi spiego: dalle mie letture, dai miei film e dai miei viaggi (scarsi tutti) una cosa che ho notato é che tutte le discipline e gli esempi di serenità nascono da condizioni di vita essenziali, la povertà, l'esilio ma senza essere così drastici basta la vita in campagna o un sano isolamento dalla "nevrosi occidentale" della velocità, della quantita, della qualità.... il segreto forse é solo misurare le cose per quello che sono e vederle un po' più a portata d'uomo:

le cose sono concrete

i nostri desideri devono essere raggiungibili

ci serve solo quello che è davvero necessario

Se penso al mio futuro a come vorrei vivere vedo solo serenità e tempo da dedicare a cose MIE (affetti, passioni, pensieri)... il successo, la ricchezza, la realizzazione professionale non mi tange se non nella misura in cui forse io stesso  sono convinto che sia l'unica strada per arrivare ai miei traguardi... e questo forse è il cancro che mi sta crescendo dentro e per cui temo non esista cura.

I miei pensieri si incrociano, 
si annodano,
faccio casino,
non ricordo cosa volevo dire e dove volevo andare a parare...
non ho scritto quello che avevo in testa quando ho cominciato...
non ho bevuto, non mi sono drogato....
mi piacerebbe davvero tanto essere in grado di comunicare i miei pensieri....
boh....
vado a casa...
SPLEEN....


Pazienza

. lunedì 23 marzo 2009
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Noi, Dio e la COERENZA!

. giovedì 19 marzo 2009
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<< Le parole pronunciate da Ratzinger in Camerun hanno sollevato un coro di proteste. Le Ong insorgono, i governi francesi e tedeschi protestano.
Il vaticano ribadisce. >>

Il Governo italiano dice " IL PAPA E' COERENTE"...
...tutto qui? si può sapere qual'é la posizione del governo italiano sull'argomento?
Probabilmente pure di Hitler si può dire che in fondo era "coerente"... ma questo cosa vuol dire?

Perchè le nostre istituzioni sono così "Catto-fobiche"?
Perché se lo stato è laico l'opinione della chiesa influisce su ogni decisione?

In questi ultimi tempi le pressioni del clero si sono fatte sentire fin troppo ultima sparata questa sui preservativi ma non dimentichiamo il caso Englaro e l'influenza tutt'altro che secondaria sulla legge che regolamente l'inseminazione artificiale e sulla nuove ricerche in campo di ingegneria genetica (staminali e quant'altro).
Ritengo che la chiesa debba doverosamente avere una posizione sua ma trovo scandaloso che influenzi così tanto il nostro sistema istituzionale.
Sono cresciuto con educazione cattolica, condivido e approvo i principi che ne stanno alla base e penso che sulla base di quelli sono degno del paradiso perché sui quei principi base mi reputo "coerente"... cazzo come il Papa!
Sono però molto critico sull'istituzione chiesa anche se ne comprendo la strategia politica per la sopravvivenza ma temo che il radicalismo del pontefice possa portare ad estremizzazioni anacronistiche almeno nella nostra parte di continente.
...se "la religione è l'oppio dei poveri" riflettete sul fatto che le previsioni del sistema mondo dicono che la richiesta d'oppio aumenterà molto nei prossimi mesi... PENSATECI!

Dovremmo vederci da fuori

. lunedì 16 marzo 2009
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Per fortuna in edicola qualcosa di interessante ancora si trova... esiste ancora il pluralismo e la possibilità di avere informazioni non filtrate (almeno credo).
Una delle mie riviste preferite esce il venerdì, si chiama "Internazionale", consiglio a tutti di comprarlo una volta ogni tanto, è interessante.
Di cosa si tratta?: Internazionale raccoglie articoli della stampa estera tradotti in italiano, interessante per chi vuole solo avere un'idea di cosa si parla nel resto del mondo di quali sono le preoccupazioni che più affliggono i dirimpettai e non del nostro belpaese. Tra le cose a mio parere più interessanti c'è un approfondimento su temi italiani ma trattato dalla stampa estera si chiama "visti dagli altri"... c'é poi una rubrica chiamata "Italieni" che riporta brevemente commenti a notizie italiane sempre provenienti da stampa oltreconfine.

Purtroppo impegni di lavoro e ritmi spesso troppo intensi mi concedono poco tempo da dedicare alla lettura (giornali o libri che siano) ma a volte le nuove tecnologie consentono di avere un piccolo panorama sul mondo. Dal sito di Internazionale ( http://www.internazionale.it/home ) è possibile iscriversi gratuitamente alla newsletter "prima pagina" e "italieni"... ogni mattina arriveranno i titoli di apertura dei principali quotidiani esteri e uno stralcio di poche righe di un paio di notizie che ci riguardano.

...tutta questa mia soletta pubblicitaria perché ho appena letto le mail che avevo in arretrato e molto spesso è imbarazzante intuire l'idea che il resto del mondo ha dell' "ITALIAN STYLE"... spesso ci prendono per il culo e il grave è che penso abbiano proprio ragione.
Non siamo peggio degli altri, ogni paese ha i suoi problemi ed in molti casi sono anche molto più gravi dei nostri ma è imbarazzante come uno dei paesi dei G8 e membro fondatore della comunità europea possa avere un sistema di informazione così ristretto e deficitario... chi dice "tutti comunisti" chi dice "tutti di un padrone"... io la mia idea ce l'ho, ma indipendentemente da quella che sia non può essere che i telegiornali nazionali (alcuni più, alcuni meno) dedichino solo qualche minuto ai problemi che negli altri paesi "moderni" occuperebbero gran parte dello spazio a disposizione... in compenso però ci indottrinano per bene inculcandoci di cosa avere paura, di cosa abbiamo bisigno; non mancano poi utilissime rubriche che spiegano come poter cucinare un pranzetto da ré in 10 minuti e senza compromettere il lavoro della nostra manicure, agiungiamo una spruzzatina di gossip per smorzae la tensione (che in fondo non dispiace a nessuno) e per finire è fondamentale non dimenticare i consigli su cosa vedere dopo il TG... consigli che magari hanno più spazio della crisi economica o di una guerra che "tanto è lontana"... almeno quel tanto che basta da stare sicuri che le schegge delle granate non ci graffino la macchina parcheggiata sotto casa.

Mah... sono orgoglioso di essere italiano anche se un po' a volte mi mette in imbarazzo.

Vino

. sabato 14 marzo 2009
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<< ...Oh gioie profonde del vino, chi non vi ha conosciute? Chiunque abbia avuto un rimorso da placare, un ricordo da evocare, un dolore da annegare, o abbia fatto castelli in aria, tutti hanno finito per invocarti, o dio misterioso celato nella fibra della vite.

Quanto sono grandiosi gli spettacoli del vino, illuminati dal sole interiore! Quanto vera e ardente quella seconda giovinezza che l'uomo attinge da lui! Ma quanto temibili anche sono le sue folgoranti voluttà e i suoi snervanti incantesimi. E tuttavia dite, in coscienza, voi giudici, legislatori, uomini di mondo, tutti voi che la felicità rende amabili e ai quali la fortuna rende facili la virtù e la buona salute, dite, chi di voi avrà il coraggio disumano di condannare l'uomo che beve genialità.
Il vino , d'altro canto, non è sempre quel terribile lottatore sicuro della propria vittoria, che ha giurato di non aver né pietà né misericordia. Il vino assomiglia all'uomo: non si saprà mai fino a qual punto lo si possa stimare o disprezzare, amare o odiare, né di quali azioni sublimi o di quali mostruosi misfatti sia capace. Non siamo, dunque, più crudeli verso di lui che verso noi stessi, e trattiamolo da pari a pari. ...>>
Da "Paradisi Artificiali" di Charles Baudelaire
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradisi_artificiali

Il Quarto Stato

. giovedì 12 marzo 2009
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"Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo

Alcatraz

. martedì 10 marzo 2009
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<<... L'italia è un Paese governato anche da corrotti e ladri. Sottolineo anche, perché dovete piantarla di non saper di distinguere tra uomo e uomo,sennò vi dimostrate solo stupidi e settari. Questi strozzini che chiedevano un pedaggio per ogni appalto, una busta per ogni favore, vi hanno definitivamente scisso da chi vi governa. Li votate, ma nel profondo di voi stessi non vi sentite rappresentati, o se preferite, non vi fidate più di nessuno che abbia il nome preceduto da un disonorevole "onorevole". questo è un paese di cinquanta milioni di Io, e quei pochi che ancora riescono a dire "noi" li guardate con sospetto e con pena, e se si riuniscono v'immaginate che lo facciano per smistare un carico di eroina o rifondare la P2. Questo Paese si sta reggendo con lo sputo, e pagare le tasse è diventato ormai l'unico gesto unitario dal Brennero a Capo Passero. E infatti vi fa incazzare.>>
tratto da "ALCATRAZ" di Diego Cugia

...penso che in fondo abbiamo il paese che ci meritiamo mi trovo in imbarazzo a dover scegliere a chi dare il mio voto. Sono ormai 15 anni che vado a votare ho cominciato il giorno in cui ho compiuto 18 anni, non ho mai annullato la scheda, mai lasciato la scheda bianca e non ho mai scritto "tutti ladri" o cazzate simili.... Ho sempre esercitato il mio diritto di voto con consapevolezza (almeno ritenevo fosse così) fiero e sicuro di avere un'idea figlia del mio vissuto ma non per questo inculcatami da qualcun'altro.

Mi ritrovo ora a poco più di trent'anni a non saper per chi votare a dover andare per esclusione eliminando quelli per cui sicuramente non voterò e dubbioso su quello che resta.

Il problema è che il disinteresse generale dei ragazzi (uomini forse) della mia età è imbarazzante mi rendo conto che le aspettative si spingono raramente oltre al divenire (e se non si è in grado quantomeno all'apparire) il piccolo ricconcello di borgata che conosce, frequenta e intrallazza con le persone "giuste"... ma forse è solo il frutto del famigerato "miracolo del nordest" che ha portato a tanta ricchezza ma ad un profondo inaridimento interno.

Ebbene sì: dalla mia ristretta finestra su una delle zone più produttive d'Italia vedo tanta ignoranza e uno smisurato menefreghismo, mi sembra che pochi hanno un'idea almeno vaga di quanto si sta facendo a livello politico (nel bene o nel male), di come si sta decidedo di spendere i NOSTRI soldi e di come si sta programmando il futuro delle nuove generazioni. l'ideologia politica si è adeguata al costume ed è diventata anch'essa una moda un mezzo per farsi accettare, un distintivo di appartenenza si cambia a seconda della stagione, degli amici di quanto sia fico essere di destra o di sinistra... un ammenicolo da sfoggiare come il fibbione delle cinture di Dolce&Gabbana ma senza la ben che minima coscienza di cosa rappresenti quel simbolo.

...aveva proprio ragione il buon vecchio Signor G:

<<...tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra: è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra...>>

Il grave è che viviamo in un paese in cui tutto è uno spot, tutto deve avere "appeal" e ovviamente se scarseggiano idee e il populismo la fa da padrone l'inerzia del volano popolare tende sempre veso chi ha la voce più grossa o se preferite verso chi la diffonde meglio... a prescindere dai contenuti.

Sono convinto che ci siano dei principi e dei valori radicati in molti dei gruppi politici (ormai si parla di aree politiche e di correnti... è tutto così etereo avete notato?....) che vanno oltre l'interesse e l'appartenenza di casta ma, pena la scomparsa dal sistema politico, tutti devono chinare la testa di fronte al magma popolare che potrà pure presentare qualche spigolo ma che di fatto si sposta seguendo la pendenza di un piano che solo la demagogia riesce ad inclinare.

Siamo vigliacchi e sfaticati (io compreso)!
avere un'idea è faticoso
informarsi è pericoloso

capire può spaventare
cambiare può deludere!
Dire "mi sono sbagliato" può far male...ma non fare un cazzo per paura di sbagliare è peggio!

Continuare a lamentarsi è stupido!
Non fare un cazzo, lamentarsi a "tuttotondo" dando la colpa solo agli altri e da miserabili!

...se nessuno merita il tuo voto non sprecarlo molti hanno dato la vita per garantirti quel diritto (http://www.bancadellamemoria.it/home.php), alza la voce ribellati fai sentire che ci sei, rompi lo schema con i mezzi che hai ma non diventare una pecora che assieme alle altre segue il pastore che fischia più forte...

...e se alla fine dovrà essere rivoluzione....
CHE SIA!!!

Spleen

. lunedì 9 marzo 2009
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...un blog come archivio di idee e di pensieri di un giovane adulto alle prese con una vita fuori sincrono... troppo veloce quando vuole solo gustarsela e maledettamente lenta quando l'unica cosa che davvero gli sta a cuore è che passi il più velocemente possibile e senza strascichi... ma non capita mai...



Il tempo!!! SI: il tempo che regalo sarebbe! poterlo dosare, distribuire a piacere... si potrebbero gestire tutte le passioni, tutti gli affetti e perché no anche la "carriera"... diciamo così che fa fico!

Comincio questo blog con l'illusione di capire e farmi capire di riuscire a Comunicare senza freni al libero pensare mantenendo come unico invalicabile limite l'impossibilità di trascrivere i pensieri con la stessa velocità con cui essi si sviluppano e sicuramente con colori meno accesi...

Progetto ambizioso e difficile (chiunque abbia mai provato a tenere un diario lo sa benissimo), mi rendo conto che sono imbrigliato in schemi che non sono miei e che la stessa, apparentemente semplicissima, operazione di trascrizione dei miei pensieri non è così fedele all'originale ma risulta mediata e adattata secondo un perverso meccanismo che mi porta a distorcere il mio pensiero per paura che esso possa essere frainteso... altro problema sarà poi quello del mio limitato spazio di movimento definito dai ristrettissimi confini dell'isola lessicale che istruzione e curiosità personale mi hanno consentito col tempo di allargare ma decisamente meno di quanto avrei desiderato.

In fondo cerco solo di esprimermi, di trovare un canale di comunicazione desideroso di scovare "compagni di viaggio" capaci di capire il senso intimo dei miei scritti (il che non vuol dire necessariamente condividerli... anzi) per vivere con più serenità lo spleen che affligge le anime pensanti e che credo non mi abbandonerà mai... almeno lo spero perché penso ne sentirei la mancanza.